Fra le stazioni termali più note d’Italia, Chianciano
è riuscita in pochi decenni di questo secolo a divenire una sorta
cittadina della salute, da quando negli anni ’20 furono costruiti un
acquedotto e le fognature del primo stabilimento di imbottigliamento
dell’acqua e fu ristrutturato il vecchio stabilimento dell’Acqua Santa. Da
allora il paese si è trasformato in una vera e propria cittadina turistica,
fatta di numerosi alberghi e negozi che si collegano tramite la lunga via della
Libertà al centro storico, passando sotto Porta Rivellini.
Come molte delle cittadine che sorgono nei dintorni, anche Chianciano
ha origini che si perdono fra gli antichi insediamenti etrusco - romani
che sicuramente si erano organizzati intorno alle sorgenti d’acqua e delle
quali sono rimasti significativi ritrovamenti archeologici raccolti attualmente
nel bellissimo Museo Civico Archeologico
delle Acque.
Qui si possono ammirare corredi di sepolture etrusche del VII - V sec. A. C.,
tra cui la ricostruzione di una tomba principesca, una bella serie di canopi, i
resti di un maestoso frontone del II sec. A. C. e numerose e ricche donazioni
provenienti da collezioni private di cittadini chiancianesi, che raccolgono in
particolar modo vasi di ceramica provenienti da varie epoche e che testimoniano
in alcuni casi, come nella donazione Terrosi, tutte le fasi di produzione della
ceramica antica, dalla cultura villanoviana a quella romana.
Il
centro storico di Chianciano è molto piccolo, ma delizioso e ricco di beni
architettonici, come la Chiesa Collegiata
con il bel portale romanico, un presepe del Rustichino del XV sec., un
Crocefisso in legno del 1100; il Museo
della Collegiata in cui è possibile ammirare un prezioso crocifisso della
scuola di Duccio di Buoninsegna e molte opere di scuola senese e fiorentina; la
bella Chiesa della Madonna della Rosa,
a pianta centrale, costruita nel 1500 su un disegno di Baldassarre Lanci.
Chianciano
possiede quindi una doppia identità,
quella storica antica e quella termale, per cui è maggiormente
conosciuta, ma che deve alla prima la sua ragione d’essere dal momento che le
risorse termali si accrescono attraverso le annuali campagne archeologiche di
scavo che continuamente portano alla luce sorgenti e antichissime vasche.