Situato nel cuore della Toscana, Montalcino è conosciuto quasi
esclusivamente per la produzione del suo celebre vino “Brunello”, ma oltre
ai meravigliosi vigneti che tappezzano la campagna circostante il borgo e che
infiorettano le fattorie e le tenute in cui viene coltivato questo vitigno,
questa cittadina anch’essa di origine prettamente medievale, offre dei
bellissimi monumenti da scoprire, tutti di antica origine. Innanzitutto la Rocca,
iniziata nel 1361, a pianta pentagonale e torri a tutti gli angoli,
all’interno della quale ci sono i resti una chiesa ridotta nel tempo a
funzione di cappella del castello.
A questo
proposito va accennato al fatto che la storia del castello di Montalcino è
piuttosto oscura, ma senza dubbio nel sec. XII esso fu un comune autonomo,
alleato di Siena nella guerra contro Firenze del 1176 e successivamente teso a
salvaguardare la propria autonomia dalle mire espansionistiche della Repubblica
Senese.
Durante
il XIII sec. la cittadina visse costantemente degli attriti nei confronti di
Siena che culminarono in numerose espugnazioni fino a che Montalcino durante la
celebre battaglia di Montaperti non prestò il suo aiuto alla Repubblica
fiorentina, così da creare con Siena una frattura insanabile al punto che
quest’ultima previde in uno statuto del 1262 disposizioni di odio verso tutta
la comunità.
Della
storia montalcinese, che s’interseca con quella degli altri borghi valdorciani,
rimangono le testimonianze architettoniche della Loggia
tre-quattrocentesca di fronte alla quale si trova il bel Palazzo Comunale,
già dei Priori, la Chiesa di S. Egidio eretta nel 1325 su di un’unica
navata e la bella Chiesa di S. Agostino, sulla strada che dalla Rocca
conduce al Duomo, con la semplice facciata a capanna su cui si aprono portone e
rosone e all’interno della quale si scoprono affreschi di scuola senese, come
in molte altre chiese della Val d’Orcia, a testimonianza dell’influenza
politica avuta da Siena su tutta la zona. Il
Duomo dedicato a San Salvatore è una grandiosa costruzione neoclassica
realizzata tra il 1818 ed il 1832 da Agostino Fantastici.
Tra
le architetture civili un posto di riguardo lo occupa il Palazzo Pieri-Nerli,
in via Ricasoli, di struttura quattrocentesca con un bel cortile interno.
Da non
perdere è l’Abbazia di Sant’Antimo che si trova a Castelnuovo
dell’Abate, piccolo centro
sorto sotto la Signoria degli abati di Sant’Antimo, che attualmente fa parte
del territorio di Montalcino. Questa fu una delle abbazie più ricche e potenti
della Toscana, posta nella solitudinaria valle dello Starcia e che la tradizione
vuole sia stata fondata da Carlo Magno.
Anche se
il suo ricco archivio è andato distrutto, per cui poche sono le notizie sulla
sua origine, rimane al nostro sguardo lo stupendo edificio romanico nel suo
impianto a tre navate divise da alte colonne con il deambulatorio che si
sviluppa intorno all’abside; sopra le navate corrono i matronei aperti verso
l’interno della chiesa da eleganti bifore; la navata centrale insieme
all’abside è ricoperta in legno.
Questo
edificio che si richiama ai modelli francesi e lombardi, rappresenta una delle
più alte espressioni dell’architettura monastica romanica.