Desiderata
e quindi nata per volere del Papa Enea Silvio Piccolomini, noto come Pio II,
membro della nobile famiglia proprietaria del castello di Corsignano, è il
primo e noto esempio di cittadina sorta con un piano regolatore. Fu costruita in
4 anni (1459-1463) a partire dalla piazza, nella quale si tendeva a
concretizzare l’immagine utopica di città ideale propria della cultura
umanistico-rinascimentale.
La piazza,
intitolata a Pio II, fu organizzata dal celebre architetto Bernardo Rossellino e
risultò composta da: la Cattedrale dell’Assunta, d’ispirazione
gotica con la facciata di matrice
albertiana, cioè con due ordini sormontati dal timpano. All’interno si
possono ammirare una Assunzione del Vecchietta, due pale di Matteo di Giovanni e
Sano di Pietro ed un altare di marmo, attribuito al Rossellino. Accanto al Duomo
si erge la Casa dei Canonici, in cui è accolto il Museo della Cattedrale
in cui si conservano opere di Sodoma, Sano di Pietro, arazzi fiamminghi del
rinascimento.
Il Palazzo
Vescovile appartenuto alla famiglia Borgia, il Palazzo Comunale in
travertino ed infine il Palazzo Piccolomini, il capolavoro del Rossellino,
ispirato a Palazzo Rucellai di Firenze rivestito completamente in bugnato
all’interno del quale si scopre il bellissimo giardino pensile da cui si gode
un panorama assolutamente unico della Val d’Orcia e dei monti Amiata e Cetona.
Molto bella è la Pieve di Corsignano, costruita in blocchi
di tufo, in cui è ancora presente il fonte
dove fu battezzato Pio II.
Molto
suggestiva è la Passeggiata di Santa Caterina che dall’omonima chiesa
porta al centro cittadino e da cui si gode di un magnifico panorama sulla Val
d’Orcia.
Nel
comune pientino è compreso il castello di Monticchiello, piccola
frazione di poco più di 200 anime, conosciuto in particolar modo per il suo
“Teatro Povero”, ossia la manifestazione teatrale che ormai da oltre
trent’anni si svolge annualmente nel periodo estivo in una delle piazze più
caratteristiche del borgo medievale.
Ma non
è solo l’attività estremamente sentita e vissuta dai cittadini di
Monticchiello a richiamare il turismo, sono fonte di grande attrattiva anche la
magnifica posizione del paese da cui si gode di un panorama quasi irripetibile
sulla Val d’Orcia e sul monte Amiata, la grande Chiesa di SS. Leonardo e
Cristoforo con la bella facciata gotica su cui spicca un singolare rosone e
all’interno un enorme affresco raffigurante San Cristoforo della scuola di
Simone Martini ( la Chiesa fu dono della Repubblica senese al piccolo castello
in occasione di una strenua difesa contro Firenze), l’assetto urbanistico
tipico dei paesi medievali di
questa zona per cui le suggestive stradine s’intersecano formando piccoli
labirinti in cui poter andare a scoprire balconi fioriti, orti rialzati, antiche
facciate.