Conosciuta attualmente soprattutto per le Terme e quindi per il bello
stabilimento in cui si sfruttano le caratteristiche delle acque minerali, San
Casciano dei Bagni ha anch’esso da raccontarci una storia molto antica
visto che il grande poeta Orazio citava in una lettera a Numonio Valla le
proprietà terapeutiche delle acque
solfuree.
Le prime notizie importanti si hanno a partire dalla fine del primo millennio
d.C., quando incomincia ad essere utilizzato il nome Santo Cassiano per
designare il castello che successivamente passò sotto la signoria dei Visconti
di Campiglia ( circa la metà del XII sec.) per poi essere l’oggetto di
contesa fra Orvieto e Siena e finalmente far parte del Granducato di Toscana nel
1559.
Conosciuto fin dalle epoche romana e medievale in particolar modo per le
acque, anche oggi il piccolo centro vive del turismo termale e agrituristico. 42
sono le sorgenti che sboccano naturalmente nel territorio di San Casciano ed
alimentano con le acque solfate, calcico, magnesiache, florurate il centro
temale Fonteverde in cui
possono essere fatti bagni, fanghi, massaggi, idromassaggi.
San
Casciano dei Bagni vanta una magnifica posizione geografica, così collocato tra
i boschi di querce, di castagni e pini centenari; il suo impianto urbanistico
tipicamente medievale fa sì che numerose stradine s’intersecano e si snodano
intorno alla chiesa ed al campanile, rendendolo un borgo fra i più
caratteristici dell’intera zona.
Meritano
particolare attenzione: