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Itinerari esclusivi - Trekking
I) Torrenieri e le crete
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Torrenieri
- Sant’Anna in Camprena - deviazione per Lucignano d’Asso |
Lunghezza
del percorso |
:
Km 19 |
Tempi
di percorrenza |
: 5 ore |
II) Pietra Porciana
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Rocconi
– Pietraporciana |
Lunghezza
del percorso |
:
Km 8 circa |
Tempi
di percorrenza |
: 3 ore |
Inizio
del percorso nella riserva naturale di Pietra Porciana ( tempo di
percorrenza: 3 ore circa) all’interno della bellissima faggeta che è
stata censita dalla Società Botanica Italiana
come biotipo di notevole interesse naturalistico. Questa faggeta è
una stazione eterotopica in cui predominano imponenti faggi (Fagus
sylvatica
nelle cui rigogliosa chioma e cavità hanno trovato habitat uccelli
come il picchio verde, la ghiandaia e la poiana) e possiede nella flora
uno degli elementi d’assoluto interesse sia per la grande varietà sia
per l’alto valore naturalistico che le specie presentano. |
III) Monte
Cetona
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Vecchia
cava- il Varco- Poggio Restone - Monte Cetona - Fonte Vetrina- Campo
Porcino- Vecchia cava |
Lunghezza
del percorso |
:
Km
12,5 |
Tempi
di percorrenza |
: 5 ore |
Il
percorso si svolge in mezzo alla natura incontaminata del Monte Cetona,
che separa il bacino Siena - Radicofani dal bacino della Val di Chiana,a
1148m. sul livello del mare.
L’area
geologica in cui ci troviamo rappresenta la più grande zona termale
d’Europa ed è infatti disseminata di camere magmatiche che sono
all’origine di molte sorgenti di acque termali. Dalla cima del monte si
scopre un panorama estremamente suggestivo che spazia dagli Appennini a
nord, alla Val d’Orcia e al Monte Amiata ad ovest, ai laghi Trasimeno e
Chiusi ad est ad Orvieto a sud. Lungo l’itinerario si trovano elementi
storici, archeologici e naturalistici di grande rilievo.
Lungo
il fiume Orcia che dà il nome alla bellissima valle, oggi dichiarata
Parco Naturalistico, Artistico e Culturale, si sviluppano molti itinerari
da percorrersi a piedi o in mountain bike.
Affacciati sulla splendida campagna castelli, rocche e borghi
medievali quali Castiglione d’Orcia, Radicofani, Pienza, Monticchiello,
San Quirico d’Orcia, Bagni Vignoni, Montalcino e la magnifica Abbazia
romanica di Sant’Antimo fanno da cornice ai sentieri perseguibili. |
IV) Orcia
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1°
itinerario |
Rocca
d’Orcia – pod. Finocchieti – fiume Orcia – Scarceta – Rocca d’Orcia |
Lunghezza
del percorso |
:
Km 11,750 |
Tempi
di percorrenza |
: 3-4
ore |
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2°
itinerario |
Ripa
d’Orcia – Caggiole – Orcia - Castelnuovo
dell’Abate – Sant’Antimo |
Lunghezza
del percorso |
:
Km 8 |
Tempi
di percorrenza |
: 3
ore |
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3°
itinerario |
Bivio
Barbi – Caggiole – Orcia – Castelnuovo dell’Abate –
Sant’Antimo |
Lunghezza
del percorso |
:
Km 13 |
Tempi
di percorrenza |
: 6
ore |
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4°
itinerario |
Montalcino
– Civitella – Villa a Tolli – Sant’Antimo |
Itinerari esclusivi - Trekking / Mountain Bike
A) Itinerario della "via etrusca"
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Chianciano
– Valle dell’Astrone – Poggio Tolle – Castelluccio –
Chianciano |
Lunghezza
del percorso |
:
12 Km |
Tempi
di percorrenza |
: 4
ore (a piedi) |
Il
percorso inizia dalla valle dell’Astrone e, risalendo il torrente,
prosegue nel bosco, in direzione del Poggio Tolle, collina scelta degli
Etruschi per le loro sepolture. Si prosegue fra ginestre, lecci ed eriche
nane per il “valico” della Foce, oltrepassato il quale la macchia
compatta e scura lascia il posto a greti bianchi incorniciati dalle
ginestre e i salici argentati.
Qui
si scavavano le sacre sepolture etrusche. Da qui si continua verso il
Castelluccio dopo aver
attraversato la strada provinciale e si risale la strada che torna alla
Foce. Un panorama ameno e struggente si apre agli occhi di chi si affaccia
da questo punto sulla Val d’Orcia che come una quinta teatrale
incornicia il Castelluccio. Sullo sfondo il Monte Amiata, le crete nude e
solitarie che tanti scrittori hanno ispirato nel tempo.
Dalla
Foce si prende poi la strada asfaltata fino ad imboccare una vecchia via
abbandonata, pervasa dai ricordi della seconda guerra mondiale, quando
veniva percorsa dai profughi che dalla Foce cercavano salvezza a
Montepulciano e Chianciano, strada che poi torna a Chianciano. |
B) Itinerario di “Pietraporciana”
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La
foce – Chiarentana – Castiglioncello del Trinoro – Pietraporciana
– Palazzone – La Foce |
Lunghezza
del percorso |
:
Km 16 |
Tempi
di percorrenza |
: 5
– 6 ore (a piedi) |
Questo
itinerario offre l’occasione di immergersi in un mondo puro e solitario,
quindi adatto per i veri amanti della natura, sia i veri viaggiatori che i
semplici camminatori. Si parte dalla collina de La Foce, sulla cui sommità
sorge la bella villa della famiglia Origo, nota e stimata nella zona per
lo spirito filantropico e le larghe vedute mentali, che a cavallo delle
due grandi guerre si era distinta per le opere di bonifica del territorio
e di solidarietà .
Ancora
oggi in Val d’Orcia quelli che un tempo erano i territori degli Origo
trasudano i segni indelebili di una sorta di “rinascimento” culturale,
sociale ed economico del tutto sconosciuti ad altre proprietà limitrofe.
Da La Foce si prosegue per il centro abitato di Chiarentana, oggi
completamente restaurato, si continua poi la passeggiata sul fianco della
collina per risalire verso Castiglioncello del Trinoro, un piccolissimo
centro antichissimo, ancora abitato da poche anime, di sicuro punto
geografico importante lungo la vicina via Francigena.
L’itinerario
continua verso Pietraporciana, vecchia e malmessa casa colonica, dietro
alla quale si apre una bellissima faggeta fatta di piante secolari,
sentieri stretti e tronchi giganti, edere, muschi, bucaneve
rivestita in primavera ciclamini e orchidee selvatiche. Da qui si
prosegue ritornando a La Foce. |
C) Itinerario “La Maddalena”
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Chianciano
– La Maddalena – Totona – Montepulciano |
Lunghezza
del percorso |
:
Km 11 |
Tempi
di percorrenza |
: 3
ore (a piedi) |
Si
parte da Chianciano seguendo per un tratto la strada provinciale e
inoltrandosi subito dopo i tornanti lungo un sentiero di castagni che
scompare presto nel bosco.
Da
qui si arriva all’eremo della Maddalena, circondato completamente da un
folto bosco di lecci, querce e pini e si prosegue poi verso il ristorante
Poggiardelli, dal quale si può continuare in due diverse direzioni: verso
Chianciano, seguendo una strada bianca e scendendo lungo la collina che
sovrasta la cittadina termale, oppure verso Montepulciano.
Questo
secondo percorso si svolge per un Km circa lungo la strada statale per poi
arrivare direttamente sotto il monte Totona, sulla cui cima si sale
seguendo una via piuttosto breve ma “intensa”, per poi godere di un
panorama affascinante che offre la vista del centro abitato di
Montepulciano e della campagna circostante, arricchita dei bei vigneti.
Si
discende poi dalla stazione dell’acquedotto lungo il fianco della
collina fino alla strada carrabile che porta sino a Montepulciano oppure
alla bella Chiesa di San Biagio, notoriamente disegnata da Antonio da
Sangallo il Vecchio. |
D) Itinerario “ Buche del Beato”
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Montepulciano
– Le Costarelle - Buche del Beato – Fonte Bernardi – Lucignanello -
Pienza |
Lunghezza
del percorso |
:
15 Km |
Tempi
di percorrenza |
: 5.30
ore (a piedi) |
Partenza
dal prato della bellissima Chiesa di San Biagio a Montepulciano. Da qui si
segue la strada che inizia laddove termina il viale dei cipressi e si
prosegue verso il podere Montorio e verso la strada provinciale su cui si
marcia per poche centinaia di metri prima di percorrere una strada bianca
che prosegue e giunge alle Costarelle.
Questa
zona ha una vasta estensione boscosa tinteggiata da improvvisi calanchi,
poi la strada si fa ampia e pianeggiante. Superateo il podere le
Costarelle ci si dirige verso il vallone che dà il nome alla casa
colonica e alla valle chiusa fra le rocce e il bosco che ricopre la
collina su cui si erge Monticchiello, piccolo borgo medievale conosciuto
soprattutto per la magnifica esperienza della sua compagnia teatrale e
centro di un certo interesse turistico.
Antico
castello feudale situato vicino alla via Francigena
e baluardo della Repubblica Senese, oggi è un delizioso paese che
domina la Val d’Orcia e da cui si gode uno dei più bei panorami della
zona. Dopo aver guadato
il fiume Tresa si segue il percorso dell’acqua e si raggiungono le Buche
del Beato, un complesso di cavità estremamente affascinante visitabili
con una guida esperta, in cui sono stati rinvenuti notevoli reperti
archeologici e che un tempo era abitato dall’eremita
Beato Colombini.
Da
qui si può proseguire verso Pienza tornando sulla strada poderale,
guadando di nuovo la Tresa e perseguendo la vecchia strada comunale che
attraversa il Latte di Luna, amena zona argillosa e ricca di calanchi e
cipressi solitari, altrimenti ritornando verso le Costarelle si risale la
collina da cui la strada poi inizia a discendere verso Poggiano, per
tornare in breve al bivio di San Biagio. |
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